Il 10 Giugno 2011 presso il Centro Giovanni Paolo II di Loreto-Montorso (AN) si è tenuta la cerimonia solenne della firma dello Statuto e del Regolamento del Consiglio delle Chiese Cristiane delle Marche da parte di alcune chiese e comunità cristiane impegnate nel cammino ecumenico.
Tale organismo interecclesiale nasce da una proposta del Coordinamento delle Chiese Cristiane il cui primo incontro si era tenuto nel 1998 ad Ancona tra un gruppo di cristiani appartenenti alle chiese Cattolica, Evangelica, Ortodossa Romena, Valdese, al quale si era poi aggiunto il Segretariato Attività Ecumeniche (SAE) di Ancona, il Movimento dei Focolari, la Chiesa Avventista del Settimo Giorno di Jesi, la Chiesa Ortodossa di Costantinopoli ed alcune Chiese dell’Evangelismo Pentecostale.
La cerimonia è stata aperta dall’arcivescovo di Loreto Giovanni Tonucci ed è stata intervallata da brani di musica medievale e dalla recitazione di testi di autori delle diverse confessioni cristiane. Inoltre è proseguita con numerosi gesti simbolici tra cui l’innalzamento di una croce «ecumenica» formata da quattro aste, su cui erano stati impressi i nomi delle Chiese presenti.
La lettura dei primi tre articoli dello Statuto del Consiglio ha preceduto l’apposizione delle firme che si sono avvicendate nel seguente ordine:
- l’esarca ortodosso Gennadios Zervos (Patriarcato ecumenico di Costantinopoli);
- l’arcivescovo Edoardo Menichelli (Chiesa cattolica romana delle Marche)
- padre Ioan Radu (Chiesa ortodossa romena);
- la pastora Maria Bonafede (moderatora della Tavola valdese);
- il pastore Michele Abiusi (Chiesa avventista del settimo giorno);
- il reverendo Jonathan Boardman (Chiesa anglicana);
- il pastore Raffaele Volpe (Chiesa battista);
- il pastore Marco Sammartino (Chiesa evangelica apostolica in Italia);
- il pastore Giuseppe Mascari (Chiesa evangelica pieno Vangelo Marche);
- la diacona Alessandra Trotta (Chiesa evangelica metodista).
Il Consiglio delle Chiese Cristiane delle Marche è aperto a tutti i fratelli cristiani che, insieme nella diversità, vogliono testimoniare e confessare il Cristo crocifisso e risorto, unico e comune Signore e il Suo Vangelo di giustizia, speranza e salvezza per l’intera umanità, in un mondo e in un tempo di grandi domande e sfide culturali, morali e spirituali.